the night without moon

the night without moon

ITA

Pescara è una città italiana situata in Abruzzo, chiamata Aternum in epoca romana e divenuta Pescara in età medievale con riferimento, sembra, alla pescosità della zona. Il fiume che l’attraversa venne ribattezzato Piscarius utilizzato per il commercio e la pesca sin dall’antichità, poi divenuto anch’esso fiume Pescara.
La pesca è sempre stata una delle attività principali della città. A Pescara si praticano diversi tipi di pesca, ma la più affascinante è quella con la lampara, in cui vengono utilizzate delle lampade molto potenti, montate su di una barchetta o gozzo, che viene utilizzata dai pescatori per illuminare la superficie dell’acqua, al fine di attrarre i banchi di alici in superficie.

I pescatori lasciano il porto di Pescara a metà del pomeriggio diretti al largo delle acque Adriatiche, un viaggio di 6 ore, che li porta ai confini delle acque croate. Subito dopo il tramonto, i pescherecci si dirigono verso i banchi di alici, dove attendono il calar della notte per iniziare la cattura. L’inizio della pesca è dettato dallo spegnimento delle luci e dei motori del peschereccio, dubito dopo i gozzi con le loro lampare accese, vengono fatti calare in mare disponendosi in formazione triangolare, iniziando così la loro danza per attirare i banchi di alici.

Lentamente si avvicinano tra loro fino a sfiorarsi, in quel momento il peschereccio si rimette in moto compiendo un giro intorno ai gozzi, intrappolando così le alici con la rete. Nel buio della notte si stagliano le luci delle lampare di tutti i pescherecci e uno strano silenzio echeggia nell’aria, rotto solamente dagli ordini impartiti dai capitani.
Questo tipo di pesca necessità di un mare piatto e di una notte senza luna. La pesca alle lampare non è un lavoro per tutti, ma solo per chi ama, rispetta e teme il mare, per chi ogni notte lascia la propria famiglia, per abbracciarne una nuova.

Pescara è una città italiana situata in Abruzzo, chiamata Aternum in epoca romana e divenuta Pescara in età medievale, con riferimento, sembra, alla pescosità della zona. Il fiume che l’attraversa venne ribattezzato Piscarius utilizzato per il commercio e la pesca sin dall’antichità, poi divenuto anch’esso fiume Pescara.
La pesca è sempre stata una delle attività principali della città. A Pescara si praticano diversi tipi di pesca, ma la più affascinante è quella con la lampara, in cui vengono utilizzate delle lampade molto potenti, montate su di una barchetta o gozzo, che viene utilizzata dai pescatori per illuminare la superficie dell’acqua, al fine di attrarre i banchi di alici in superficie.
I pescatori lasciano il porto di Pescara a metà del pomeriggio diretti al largo delle acque Adriatiche, un viaggio di 6 ore, che li porta ai confini delle acque croate. Subito dopo il tramonto, i pescherecci si dirigono verso i banchi di alici, dove attendono il calar della notte per iniziare la cattura. L’inizio della pesca è dettato dallo spegnimento delle luci e dei motori del peschereccio, subito dopo i gozzi con le loro lampare accese, vengono fatti calare in mare disponendosi in formazione triangolare, iniziando così la loro danza per attirare i banchi di alici. Lentamente si avvicinano tra loro fino a sfiorarsi, in quel momento il peschereccio si rimette in moto compiendo un giro intorno i gozzi, intrappolando così le alici con la rete. Nel buio della notte si stagliano le luci delle lampare di tutti i pescherecci e uno strano silenzio echeggia nell’aria, rotto solamente dagli ordini impartiti dai capitani. Questo tipo di pesca necessita di un mare piatto e di una notte senza luna. La pesca alle lampare non è un lavoro per tutti, ma solo per chi ama, rispetta e teme il mare, per chi ogni notte lascia la propria famiglia, per abbracciarne una nuova.

ENG

Pescara is an Italian city in Abruzzo that takes its name from the Pescara River, a nearby waterway that has been used for commerce and fishing since ancient times. Today, fishing has once again become one of the city’s principal activities. Many different types of fishing are practiced in Pescara, but the most difficult is anchovy fishing, where fisherfolk use “lamparas” (small boats with a single bright light) to pull in their catch.

Anchovies are attracted to the surface by the light. The fishermen depart the harbor in mid-afternoon; they arrive off the Adriatic coast, near Croatian water, by evening. Soon after the sun sets, the fishing boats head towards the schools of anchovies. They wait until nightfall to begin their catch. Then, the fishermen prepare for the long night. This kind of fishing needs a flat sea and a moonless night.  The anchovies are attracted by three “lamparas”, at which point they are enclosed in a net.
As the net rises from the water, the captain’s shouts break the silence. The shouts are repeated by the other fisherman, creating a chorus.

Then it’s time to judge the catch. For this project I tried to capture the courage and the power of these fishermen. This is not a job for everybody, but only for those that love,  respect and fear the sea: those who leave their families alone every night. When they take to their boats, thought, they are part of another family.

Pescara is an Italian city in Abruzzo that takes its name from the Pescara River, a nearby waterway that has been used for commerce and fishing since ancient times. Today, fishing has once again become one of the city’s principal activities. Many different types of fishing are practiced in Pescara, but the most difficult is anchovy fishing, where fisherfolk use “lamparas” (small boats with a single bright light) to pull in their catch.
Anchovies are attracted to the surface by the light. The fishermen depart the harbor in mid-afternoon; they arrive off the Adriatic coast, near Croatian waters, by evening. Soon after the sun sets, the fishing boats head towards the schools of anchovies.
They wait until nightfall to begin their catch. Then, the fishermen prepare for the long night. This kind of fishing needs a flat sea and a moonless night. The anchovies are attracted by three “lamparas”, at which point they are enclosed in a net. As the net rises from the water, the captain’s shouts break the silence. The shouts are repeated by the other fisherman, creating a chorus. Then it’s time to judge the catch. For this project I tried to capture the courage and the power of these fishermen.
This s not a job for everybody, but only for those that love, respect and fear the sea: those who leave their families alone every night. When they take to their boats, though, they are part of another family.